Quali sono i tre poteri del datore di lavoro?

Quali sono i poteri del datore del lavoro?

Il complesso dei poteri del datore di lavoro viene sintetizzato nell’espressione potere direttivo, che consiste in un insieme di facoltà nei confronti dei lavoratori subordinati: nel potere strettamente direttivo; nel potere di vigilanza e controllo sui lavoratori; nel potere disciplinare.

Quali sono i diritti e gli obblighi del datore di lavoro?

Tra i diritti riconosciuti al datore di lavoro, l’articolo 2106 del codice civile, riconosce il potere disciplinare, in virtù della sua responsabilità nel garantire il buon funzionamento dell’organizzazione, il regolare svolgimento dell’attività, e la tutela del lavoratore.

Cosa è il potere direttivo del datore di lavoro?

Il potere direttivo del datore di lavoro indica il complesso di poteri giuridici che questi può legittimamente esercitare nei confronti del lavoratore subordinato. Secondo il codice civile esso consiste nelle seguenti facoltà: potere strettamente direttivo, ai sensi dell‘art.

Chi ha il potere disciplinare?

L’articolo 2106 del Codice Civile attribuisce al datore di lavoro il “potere disciplinare” in base al quale l’inosservanza da parte del lavoratore degli obblighi derivanti dagli articoli 2104, Codice Civile rubricato “Diligenza del prestatore di lavoro” e 2105 Codice Civile rubricato “obbligo di fedeltà”, può generare …

Cosa dice l’articolo 37 della Costituzione?

Art. 37. La donna lavoratrice ha gli stessi diritti e, a parità di lavoro, le stesse retribuzioni che spettano al lavoratore. Le condizioni di lavoro devono consentire l’adempimento della sua essenziale funzione familiare e assicurare alla madre e al bambino una speciale adeguata protezione.

Quale di questi obblighi può essere delegato dal datore di lavoro?

Secondo l’articolo 18, gli obblighi del datore di lavoro delegabili a terzi sono: nominare il medico competente per la sorveglianza sanitaria; nominare i lavoratori responsabili della prevenzione incendi e lotta antincendio, fornire ai lavoratori i DPI (Dispositivi di Protezione Individuale);

Quale di questi è un obbligo per il datore di lavoro?

Ai sensi dell’articolo 17 il datore di lavoro ha i seguenti obblighi indelegabili: effettuare la valutazione di rischi a cui sono esposti i lavoratori e redigere l‘apposito Documento di Valutazione dei Rischi o DVR; nominare il responsabile del servizio di prevenzione e protezione o RSPP.

Quali obblighi ha il datore di lavoro verso i lavoratori?

Quali obblighi ha il datore di lavoro

  • Parità di trattamento dei lavoratori.
  • Tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori.
  • Comunicazione di assunzione.
  • Retribuzione.
  • Versamento dei contributi previdenziali.
  • Pagamento dei premi assicurativi per la tutela contro gli infortuni e le malattie professionali.

Chi controlla datore di lavoro?

Ebbene, all’interno di una ditta, i soggetti preposti alla verifica potranno essere il datore o le persone alle quali costui ha assegnato l’incarico dei controlli. Dall’esterno, invece, le aziende saranno controllate dagli ispettori del lavoro e delle ASL.

In che cosa consiste il potere disciplinare?

Previsto dal codice civile italiano, in particolare dall’art. 2106 c.c., e si sostanzia nella facoltà di adottare specifiche sanzioni nei confronti del dipendente che violi gli obblighi di diligenza, obbedienza e fedeltà previsti dalla legge.

Chi esercita l’azione disciplinare?

lgs. 109 del 2006. L’esercizio dell’azione disciplinare è dunque attribuito al Procuratore generale presso la Corte di cassazione e al Ministro della Giustizia. Mentre con riferimento al primo ha carattere obbligatorio, per il secondo è meramente facoltativo.

Chi applica la sanzione disciplinare?

Applicazione della sanzione disciplinare Il fondamentale principio di proporzionalità della sanzione rispetto alla gravità dell’infrazione deve essere rispettato sia in sede di irrogazione della sanzione da parte del datore di lavoro sia in sede di controllo nel caso in cui il giudice sia chiamato a farlo.

Quali categorie tutela l’articolo 37?

La Repubblica tutela il lavoro dei minori con speciali norme e garantisce ad essi, a parità di lavoro, il diritto alla parità della retribuzione. Che cosa significa? Scopo di questo articolo è tutelare le donne lavoratrici, in particolare le madri di famiglia, e i minori che lavorano.

Quando entra in vigore l’articolo 37?

La nascita della Costituzione – Articolo 37. Il 18 settembre 1946 la terza Sottocommissione della Commissione per la Costituzione approva il seguente testo: «Alla donna lavoratrice sono riconosciuti, nei rapporti di lavoro, gli stessi diritti che spettano ai lavoratori».

Quale tra questi compiti non può essere delegato dal datore di lavoro?

Come anticipato, gli obblighi non delegabili del datore di lavoro sono solo due, per essere precisi: La valutazione dei rischi e la conseguente redazione del DVR. La nomina del RSPP aziendale.

Chi può essere delegato datore di lavoro?

La delega di funzioni viene conferita dal datore di lavoro. … La norma definisce dunque il datore di lavoro secondo un criterio, alternativamente (i) formale (titolare del rapporto di lavoro) o (ii) sostanziale (responsabile con effettivi poteri decisionali e di spesa).

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.