Chi è Andrea Sperelli?

Quali sono le caratteristiche di Andrea Sperelli?

Andrea Sperelli, così come ci viene descritto da D‘Annunzio, è il tipico eroe decadente, il cui temperamento mostra una profonda debolezza della volontà e un’assenza del senso morale, sostituiti dall’istinto, da un esasperato senso estetico e da una concezione edonistica della vita.

Chi è e cosa rappresenta Andrea Sperelli?

Sintesi dell’opera Andrea Sperelli è un nobile romano (nato però in Abruzzo) che risiede a Palazzo Zuccari a Roma. Il suo amore per Elena Muti, anch’essa nobile, conosciuta ad una festa mondana, è ormai finito, così Andrea, dopo la definitiva separazione da lei, si lascia andare ad incontri amorosi.

Chi è Andrea Sperelli per D Annunzio?

Chi è Andrea Sperelli? E come vive il nostro protagonista? Il conte Andrea Sperelli Fieschi d’Ugenta, ultimo discendente di una nobile famiglia, è il protagonista e alter ego del suo autore, Gabriele D’annunzio, nel celebre romanzo il Piacere.

Perché Andrea Sperelli è un inetto?

Andrea Sperelli è in fin dei conti un inetto: figura dell’eroe decadente che fallisce ogni sua ambizione ed è incapace di imporsi nella vita. Un esempio lampante di inetto è Zeno Cosini, descritto da Italo Svevo nella “Coscienza di Zeno”.

Perché Andrea Sperelli e l’alter ego di D Annunzio?

Il protagonista – Andrea Sperelli – può essere considerato l’alter ego dell’autore ed ha i tratti caratteristici dell’artista decadente: vive in modo raffinato e anticonformista, ribelle alle regole della società del suo tempo per la quale prova solo disprezzo.

Perché Andrea Sperelli è un eroe decadente?

Andrea Sperelli è, per molti aspetti, la personificazionedell’autore, la vita estetizzante e mondana del giovane D’Annunzio si trasfigura in Andrea. Egli incarna leroe decadente, l‘esteta dotato di una sensibilità eccezionale che lo rende particolarmente incline alla bellezza ed ai piaceri.

In che cosa consistono le contraddizioni di Andrea Sperelli?

In che cosa consistono le contraddizioni di Andrea Sperelli? Andrea è un uomo privo di genuinità e di spontaneità, è incoerente e si arrende agli istinti. Andrea incentra la sua vita sull’artificio e la finzione, di conseguenza questo lo porta a costruire un rapporto ambiguo e distaccato da tutto ciò che lo circonda.

In che modo Andrea Sperelli incarna la figura del dandy?

Incarnano il dandy, un tipo di umano cinico e dissoluto che, animato dall’aspirazione della bellezza, si propone l’eleganza e l’esteriorità come fine della vita, disprezzando ciò che è mediocre e banale. Sono però destinati alla sconfitta perché nel dualismo tra arte e vita è sempre la vita a imporsi.

In che modo Andrea Sperelli incarna l’ideale dell estetismo dannunziano?

Andrea convinto che bisogna “habere non haberi” (possedere non essere posseduti) si sente un individuo dotato di una sensibilità al di fuori del comune e di una grande elevatezza spirituale, ama tutto ciò che è raffinato e aspira a modellare la propria vita sui supremi valori dell‘arte.

Quale rapporto si intravede tra D Annunzio e Andrea Sperelli?

D’Annunzio simpatizza pienamente con Andrea Sperelli e con la sua visione della vita. Andrea Sperelli è stato educato dal padre a costruire la propria esistenza come “un’opera d’arte” e nello stesso tempo a dominare e a possedere.

Perché Andrea Sperelli protagonista del piacere può considerarsi l’alter ego dell’autore?

Il protagonistaAndrea Sperellipuò essere considerato l’alter ego dell’autore ed ha i tratti caratteristici dell’artista decadente: vive in modo raffinato e anticonformista, ribelle alle regole della società del suo tempo per la quale prova solo disprezzo.

Quale tipo di educazione ha ricevuto Andrea Sperelli?

Andrea segue la tradizione familiare: è un gentiluomo colto ed elegante che ha ricevuto una straordinaria educazione estetica perché ha alternato lunghe letture con lunghi viaggi in compagnia del padre.

Quale rapporto si può intravedere tra D Annunzio e Andrea Sperelli?

Andrea Sperelli è, per molti aspetti, la personificazionedell’autore, la vita estetizzante e mondana del giovane D’Annunzio si trasfigura in Andrea. Egli incarna l’eroe decadente, l’esteta dotato di una sensibilità eccezionale che lo rende particolarmente incline alla bellezza ed ai piaceri.

Quali miti decadenti incarna Andrea Sperelli?

Il protagonista, Andrea Sperelli, è l’incarnazione dell’eroe decadente: raffinato, aristocratico, dandy, freddo, cultore solo del bello. Nel Piacere si trovano ancora tracce della tradizione naturalistica del romanzo d’ambiente che si mescola con la nuova tendenza decadente della narrativa lirico-evocativa.

Quali miti decadenti incarna il personaggio di Andrea Sperelli?

Incarnano il dandy, un tipo di umano cinico e dissoluto che, animato dall’aspirazione della bellezza, si propone l’eleganza e l’esteriorità come fine della vita, disprezzando ciò che è mediocre e banale. Sono però destinati alla sconfitta perché nel dualismo tra arte e vita è sempre la vita a imporsi.

Quali sono le contraddizioni del carattere di Andrea Sperelli che il narratore mette in evidenza?

D‘Annunzio, nonostante esprima il fascino per questo stile di vita aristocratica ed elegante, mette in evidenza le debolezze morali di Andrea. In Andrea Sperelli l’autore denuncia l’incoerenza, l’arrendevolezza nei confronti degli istinti, la mancanza di genuinità e spontaneità.

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